domenica 7 febbraio 2016

8° tappa: MONTEROSI - SETTEVENE - CAMPAGNANO - FORMELLO (km. 30)

E' domenica ed è esattamente una settimana che è iniziato il nostro cammino. Roma non è lontana ma sono necessari ancora due giorni di cammino. Gli amici che ci hanno ospitato per la notte sono stati davvero accoglienti. Dalla zona isolata dove abitano situata tra Sutri e il lago di Bracciano dobbiamo tornare sui nostri passi per ritrovare il tracciato della Via Francigena.
Scendiamo in direzione di Monterosi (il nome sembra derivare dalla pianta di rosa canina, diffusa nel territorio).


A Monterosi ci fermiamo a fare colazione in una pasticceria dove ci offrono delle frittelle tipiche che si preparano in tempo di carnevale (è l'ultima domenica).
Passiamo di fronte alla chiesa di S. Giuseppe a Monterosi. Il pittoresco borgo di Monterosi è passato alla storia perché nel 1155, sulle rive del suo piccolo lago, originariamente chiamato Janula, avvenne l'incontro fra Adriano IV e Federico Barbarossa, mentre le campagne che circondano il paese furono teatro dell’assassinio del messo del Papa Innocenzo X da parte dei sicari di Ranuccio Farnese.
Uscendo da Monterosi incrociamo nuovamente la S.S. Cassia ... 
... per lasciarla immediatamente entrando in piena campagna, un paesaggio agreste che rimane pressoché immutato fino .alle cascale del Monte Gelato.
Incontriamo tante greggi e qualche fattoria.


La svolta avviene con l’ingresso nel Parco della valle del torrente Treja. Il paesaggio cambia e assume le forme del bosco. C’è l’incontro con le scenografiche cascate di Monte Gelato. 

Le cascate fanno parte del Parco suburbano Valle del Treja, un'area protetta compresa nei territori del comune di Calcata in provincia di Viterbo e Mazzano Romano in provincia di Roma.




Nei pressi del torrente Treja troviamo un antico mulino, monumento di archeologia industriale. 

Lasciandoci alle spalle le testimonianze della civiltà dei Falisci entriamo nel Parco naturale di Veio, e percorriamo una strada sterrata panoramica che ci conduce fino alle porte di Campagnano, comune della provincia di Roma, sulle pendici del monte Razzano.


Affrontiamo quindi la ripida salita che conduce al centro storico di Campagnano di Roma.
Campagnano visse visse il suo periodo d'oro in epoca medievale e vanta un grandioso patrimonio storico ed artistico. Feudo prima degli Orsini e poi dei Chigi ancora oggi sono visibili  molte tracce del suo passato glorioso.

Percorriamo la stretta via principale nel cuore della cittadina...
... passando di fronte alla Collegiata dedicata a S. Giovanni Battista ...

... fino ad arrivare alla piazza centrale del borgo medievale dove spiccano la barocca Fontana dei Delfini, il Palazzo Municipale costruito alla fine dell'800 in forme neogotiche ...

... e la Chiesa del Gonfalone, opera del Vignola, antica sede della Confraternita del Gonfalone o di S. Antonio Abate.
Uscita da Campagnano la Via Francigena si snoda attraverso le bucoliche campagne laziali in particolare valle del Sorbo, dove è obbligatoria una sosta al santuario della Madonna del Sorbo.

Il santuario della Madonna del Sorbo.

Si continua a camminare nella cosiddetta "campagna romana". La nostra meta è la cittadina di Formello, a sud-ovest dei Monti Sabatini. Siamo già nell'area metropolitana di Roma, zona verde abitata da vitigni ed oliveti e caratterizzata da ampi crinali e da formazioni in tufo
Raggiungiamo il centro storico di Formello. Qui il Comune ha predisposto presso il Palazzo Chigi l'ostello Maripara per l'accoglienza dei pellegrini.
Qui sotto la piazza centrale di Formello dove si affaccia la chiesa parrocchiale di S. Lorenzo, il Palazzo del Comune con l'ostello e alcuni esercizi commerciali tra cui anche il ristorante dove consumiamo una cena "pellegrina". 
Al termine del giorno i km percorsi sono 30 per un dislivello complessivo di m. 626.

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